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Prefazione dell'opera

"LA TUTELA DEL PROFITTO"
di Amedeo Nigra


L'esame di determinate fattispecie pone in essere alcuni quesiti di notevole interesse.
Esaminiamo brevemente questi problemi alfine di illustrare il contenuto e lo scopo della presente trattazione.
A tutti è noto il famoso adagio "nemo transferre potest plus juris quam ipse habet". Esso rappresenta un principio secondo il quale è possibile trasferire solo beni sui quali un soggetto possa vantare un qualche diritto.
Orbene, fatta questa premessa ed esaminando la vendita di cosa futura, ci chiediamo quale sia il diritto che viene trasferito. Un diritto infatti esiste ragionevolmente dato che l'ordinamento giuridico prevede e disciplina la disponibilità ed il potere del soggetto su di un dato bene futuro. Questo diritto non può per altro essere il diritto di proprietà, giacché questo sarà ottenuto solamente quando la cosa sarà venuta ad esistenza (Art. 1472 cc.).
A che titolo dunque si piò disporre del bene futuro?
Passiamo ora ad un altro argomento totalmente differente Esaminiamo cioè l'ipotesi del risarcimento del danno per mancati guadagni disciplinata dall'art. 1223 c.c.. Orbene, in tema di responsabilità civile la giurisprudenza afferma costantemente come il risarcimento sia diretto a ricostruire il patrimonio del soggetto leso. Dà ciò si desume quindi che, in epoca anteriore al fatto illecito i guadagni ed in genere il "lucro" di un dato soggetto rientravano a pieno titolo nel concetto di patrimonio, per quanto non ancora venuti ad esistenza.
Ora, ci chiediamo, a che titolo rientrano nel patrimonio di un soggetto i suoi "effettivi" o "probabili" guadagni?
Qual è in pratica la posizione giuridica che assicura la tutela di questo interesse
del soggetto leso?
Secondo il modo di pensare che è esposto nelle pagine che seguono questo ed altri problemi giuridici possono essere ragionevolmente spiegati con il riconoscimento della figura del diritto soggettivo al profitto. Non è tutto. Vi sono infatti anche diverse considerazioni di carattere patrimoniale che ci inducono a ritenere come il profitto debba in qualche modo essere tutelato in forma autonoma ed indipendente dalle altre figure da cui trae origine.
La scienza economica ha dimostrato la straordinaria importanza del profitto nella stessa vita dell'uomo.
Il profitto come fenomeno incide infatti profondamente nelle più importanti scelte sociali ed economiche dell'umanità. La produzione, anzitutto, non si orienta su qualsiasi bene che possa astrattamente essere prodotto, ma solamente su quei beni che diano un profitto. Infatti se questo viene a mancare, anche la produzione si orienta su altri beni. Sotto diverso profilo, inoltre, il capitale non si immette in un qualsiasi investimento, ma solamente su quel determinato investimento che gli consenta un certo tipo di profitto. Per questo motivo l'interesse sul capitale, quale particolare utile destinato a remunerare appunto questo fattore della produzione, viene definito come guadagno di trasferimento. La sua funzione è infatti quella di mantenere un livello tale da impedire che il capitale si diriga in altre forme di investimento.
Lo stesso va ripetuto per il salario. Questo particolare tipo di profitto deve essere tale da impedire che il lavoratore abbandoni quella data occupazione per rivolgersi ad altra più remunerativa. Avviene così che l'uomo sceglie le occupazioni più vantaggiose e scarta invece quelle che gli consentirebbero un guadagno minore.
Non è tutto. Perché a parità di condizioni alcuni popoli si sviluppano economicamente ed altri no? Tra le varie soluzioni che vengono date a questo problema anche il profitto gioca un ruolo di primo piano. Si ritiene infatti che1 atteggiamento verso il profitto sia un elemento essenziale per lo sviluppo economico di una data collettività.



Il presente studio è suddiviso in quattro parti.
Nella prima si esaminano succintamente le materie in cui viene in considerazione il concetto di profitto ed i termini ad esso paralleli.
Nella seconda si esamina, pure per sommi capi, il problema giuridico connesso alla formulazione di un diritto soggettivo e cioè le nozioni di "interpretazione" e di "diritto soggettivo".
Nella terza poi, si prendono in considerazione le norme da cui trae origine la tutela del profitto.
L ultima parte è infine dedicata ad una sintetica conclusione in merito ai risultati raggiunti.
Non risulta che sia mai stata formulata un ipotesi di diritto al profitto. Neppure è dato ritrovare un'opera interamente dedicata allo studio unitario e completo della figura del profitto.
Se si vuole tenere conto di questo fatto per valutare il pregio della presente trattazione lo stesso fatto non dovrà essere dimenticato anche per la sua critica
Amedeo Nigra
Milano, Marzo 1985




Indice dell'opera

"LA TUTELA DEL PROFITTO"
di Amedeo Nigra




PARTE PRIMA - L'OGGETTO DELLO STUDIO
CAP. 1 - La nozione di profitto, nel diritto civile
1 Premessa pag. 5
2 Aspetto letterale » 5
3 Nel diritto penale » 6
4 Arricchimento » 8
5 Lucro cessante » 10
6 Frutti » 12
7 Utili » 14
a) In generale » 14
b) Gli utili come frutti » 15
c) Considerazioni » 16
d) Natura dei diritto dei soci » 17
e)Il Diritto del socio sotto diverso profilo » 19
8 Retribuzione » 20
9 Corrispettivo » 22
10 Impresa e scopo di lucro » 22
11 Avviamento » 24
a) I termini del problema » 24
b) La tutela » 26
c) Considerazioni conclusive » 27
d) Avviamento e tutela dei profitto » 29
CAP. II - Il concetto di reddito
1 - Premessa » 33
2 - Brevi cenni sulla definizione del reddito: prima autonoma
enunciazione del concetto » 33
3 - Primi tentativi di dare una definizione di reddito » 34
4 - La legislazione più recente » 35
5 - Considerazioni » 36
6 - Reddito e profitto » 37
7 - 1 fatti generatori di reddito » 37
a) Redditi fondiari » 38
b) Redditi di capitale » 38
c) Redditi di lavoro » 38
d) Redditi di impresa » 39
e) Redditi diversi » 39
CAP. III - Il concetto di profitto in economia
1- Premessa » 43
2- Osservazioni in merito al processo di industrializzazione » 43
a) La nascita di nuovi concetti pag. 43
b) Il processo di industrializzazione » 43
c) L'impresa » 44
d) L'azienda » 45
e) Il movimento operaio » 46
f) Profitto » 46
3- Profitto ed altri termini paralleli » 47
a) La prima definizione » 47
b) L'interesse » 47
c) La rendita » 48
d) Salario direzionale » 48
e) Salario in generale » 49
f) Accumulamento » 49
4- Il concetto di reddito in economia » 50
5- La definizione di profitto » 51
CAP. IV Considerazioni generali in tema di profitto
1- Aspetto socio-economico » 56
2- Aspetto patrimoniale » 57
3 -  Aspetto precettivo » 58
4 -  Aspetto quantitativo » 60
a) Profitti non computabili » 60
b) profitti quantificabili in moneta » 61
c) Profitti non economici » 61
5-  Aspetto temporale » 63
PARTE SECONDA - IL PROBLEMA GIURIDICO
Cap. V - Introduzione » 69
CAP. VI - Il diritto soggettivo
1 - Premessa » 73
2 - Cenni sulla nascita del concetto di diritto soggettivo » 75
3 - Nascita del concetto attuale di diritto soggettivo » 77
4 - Facoltà e diritto » 77
5 - La definizione » 78
6 - oggetto e pretesa » 79
7 - Diritti assoluti e diritti relativi » 80
CAP. VII - L'interpretazione
1 - L'esperienza giuridica e la norma » 85
2 - 1 giudizi interpretativi » 86
3 - Natura speculativa dell'interpretazione » 87
4 - Il metodo » 87
PARTE TERZA - LA TUTELA DEL PROFITTO
CAP. VIII - Tutela del lavoro e diritto al profitto
I -  Significato dei termine "lavoro" nella Costituzione » 95
a) Premessa » 95
b) L'articolo 1 della Costituzione » 95
c) L'articolo 4 comma 1 della Costituzione » 96
d) L'articolo 35 comma 1 della Costituzione » 96
e) Considerazioni » 97
2 -  Tutela del lavoro » 99
3 -  Lavoro e tutela risarcitoria » 100
a) Il danno alla persona » 100
b) Altre forme di risarcimento » 102
4 -  Il concetto di danno » 103
5 -  Significato della tutela risarcitoria dei lavoro » 105
a) Tutela del lavoro » 105
b) Tutela del profitto » 105
c) Danno alla persona e danno al profitto » 106
d) Danno alla persona in senso giuridico » 107
e) Diritto al profitto e diritto al lavoro » 108
6 - Conclusione » 108
CAP. IX - Attività economica e profitto
1 -  Premessa » 115
2 -  Il concetto di iniziativa privata di cui all' art. 41 della Costituzione » 117
a) Premessa » 117
b) Significato di iniziativa economica » 118
c) Significato di iniziativa economica in senso proprio » 118
d) Contenuto della tutela dell'art. 41 della Costituzione » 119
3 -  Significato di attività economica di cui all'art. 2082 » 120
4 -  Nostra opinione » 121
a) Premessa » 121
b) Una diversa soluzione » 122
c) Il fattore profitto » 124
d) Scopo di lucro ed effettivo conseguimento del profitto » 126
e) La distinzione con le altre figure » 128
5 - Autonomia del concetto giuridico di profitto » 130
a) Premessa » 130
b) Una prima distinzione » 130
c) Il ruolo dell'art 23 della Costituzione » 130
1 - Profitto ed attività di amministrazione » 133
7 - Considerazioni conclusive » 135
a) Rilievo autonomo del concetto di profitto » 135
b) Le fonti di tutela del Profitto » 136
c) Altre fonti » 137
CAP X Proprietà e profitto
1 - Natura giuridica dei beni futuri » 145
a) Premessa » 145
b) Il concetto giuridico di bene in generale » 145
c) Beni futuri in Particolare » 146
d) Altre vicende dei beni futuri » 148
2 - Alcuni problemi in merito al tema dell'acquisto dei frutti » 149
3 - La vendita dei beni futuri » 151
a) Natura e caratteri » 151
b) Le Particolari figure della "emptio spei" ed "emptio rei speratae" » 152
c) L'ipotesi di nullità Prevista dal 2° comma dell' art 1472 c.c. » 153
d) L'ipotesi di inadempimento » 153
e) L'ipotesi di conflitto tra Più aventi diritto » 155
4 - Nostra Opinione » 155
a) Natura e caratteri » 155
b) L'e Particolari figure della "emptio spei" e della "emptio rei speratae" » 157
c) L'ipotesi di nullità Prevista dal 2 comma dell'art. 1472 c.c. » 158
d) L'ipotesi di inadempimento » 159
e) L'ipotesi di conflitto tra Più aventi diritto  » 159
5 - Considerazioni in merito ai Punti Precedenti » 160
6 - Definizione del concetto di profitto » 164
a) Premessa » 164
b) Profitto ed altri termini » 165
c) Profitto e beni futuri » 166
d) Motivi giuridici posti a base della definizione di profitto » 167
e) Ulteriore ampliamento della categoria dei beni futuri » 167
7 - Il diritto ai Profitto » 168
a) Premessa » 168
b) Il diritto soggettivo al profitto » 169
C) Ambito della tutela » 170
d) Il diritto al profitto come diritto limitato »   172
CAP. XI - Profitto e tutela dei credito
1 - Premessa  » 183
2 -  La perdita di prestazioni alimentari » 183
a) Premessa » 183
b) L'aspetto economico  » 185
c) La lesione » 185
d) Altre aggregazioni sociali » 187
e) Conclusione » 187
3 -  La collaborazione all'attività di lavoro » 188
a) La fattispecie  » 188
b) Raffronti con l'ipotesi di lesione delle prestazioni alimentari  » 189
c) La nuova tendenza giurisprudenziale » 189
4 -  La morte o l'invalidità temporanea dei debitore » 190
a) Premessa » 190
b) La nuova giurisprudenza » 191
c) Il nuovo principio enunciato » 191
d) Criteri per la definizione del danno risarcibile » 191
e) La giurisprudenza successiva » 192
f) Rilievi in tema di responsabilità » 193
g) Rilievi in tema di danni  » 193
5 - Il diritto di godimento  » 194
a) Premessa » 194
b) La lesione dei diritto di godimento » 195
c) Alcuni rilievi » 195
d) Vicende del bene che subisce la lesione » 196
6 -   Invalidità temporanea dei lavoratore subordinato  » 197
a) Premessa » 197
b) L'evoluzione della giurisprudenza » 198
c) E nuovo criterio » 198
d) Rilievi critici  » 199
7 - Induzione all'inadempimento » 200
a) Lo stato della questione » 200
b) Rilievi critici » 200
c) Conclusione » 201
8 -   Una visione unitaria dei problema » 202
a) Il problema giuridico » 202
b) L'evoluzione del pensiero » 202
c) La scomposizione dei diritto in due elementi  » 203
d) La individuazione di una nuova posizione giuridica  » 204
e) Il nuovo diritto soggettivo  » 204
9 - Nostra opinione  » 205
a) Il credito e la lesione » 205
b) La lesione di posizioni giuridiche diverse dal credito »  207
c) Lesione dei credito non equivale a danno » 207
d) Il fatto lesivo può essere diversamente quantificato » 208
e) Vicende particolari dei credito » 209
f) Il «quid pluris» » 211
g) Diritto al profitto ed esperienza giuridica » 212
10 - Conclusione  » 213
CAP. XII - Profitto e responsabilità civile
1 - Premessa » 221
2 - La responsabilità aquiliana » 221
a) Il problema giuridico » 221
b) La ingiustizia dei danno » 222
c) L'ingiustizia intesa come violazione di un diritto soggettivo » 223
d) La ingiustizia intesa come violazione di norme di legge » 223
e) L'art 2043 c.c., come norma primaria » 223
f) L'art 2043 c.c. e la valutazione comparativa degli interessi in gioco » 224
g) La posizione della giurisprudenza  » 224
3 - La nuova prospettiva  » 225
a) Valutazione complessiva » 225
b) La nuova prospettiva » 227
4 - La responsabilità nei confronti della p.a » 229
5 - Verso un superamento della limitazione della responsabilità della p.a . » 230
6 - Interesse legittimo e diritto al profitto » 231
PARTE QUARTA - CONCLUSIONE
CAP. XIII - Conclusione
1 - Premessa » 240
2 - Il diritto » 240
a) Premessa » 240
b) L'oggetto dei diritto al profitto » 240
c) Fondamento della definizione » 241
d) Circolarità dei concetto di profitto economico » 242
e) Il diritto al profitto  » 243
3 - Autonomia dei diritto al profitto rispetto alle altre figure
da cui prende origine » 244
4 - La genesi del diritto » 245
5 - La titolarità soggettiva » 246
6 - La tutela  » 248
7 - Liceità  » 251
8 - L'art 1223 cc  » 251
9 - Conclusione  » 255

   
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