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ARRIVA LA FIRMA DIGITALE
E LA SICUREZZA E' SERVITA
La firma digitale è l’unico strumento per
rendere veramente certe e “valide” le comunicazioni e i documenti
elettronici. Questa firma digitale è in pratica un sigillo informatico,
che si appone alla fine di un “file” o una “e-mail”, per certificarne la
provenienza.
Attualmente questa procedura è scarsamente
utilizzata. Ma, tra breve, la firma digitale sarà indispensabile e servirà
per tantissimi usi: per operare con le banche, per compiere prenotazioni
di ogni tipo e, soprattutto, per dialogare con le grandi società, con la
pubblica amministrazione e – principalmente – per risparmiare il tempo,
che si impiega nelle file e nelle attese negli uffici pubblici. Il Governo
Berlusconi e il Ministro della Innovazione, Lucio Stanca, hanno già
previsto molte innovazioni in questo campo e, quindi, dobbiamo iniziare a
prepararci.
Ebbene, chi vorrà operare con firma digitale,
dovrà rivolgersi ad una società autorizzata, da cui avrà un pacchetto di
istruzioni (il cosiddetto “kit”), costituito da un programma operativo
(“soft”), da codici segreti (chiavi asimmetriche) e da una smart card (una
tessera simile a quella del bancomat o della carta di credito), contenente
la stessa firma digitale.
Le chiavi asimmetriche sono un insieme di
lettere “crittografiche” (cioè, codici segreti), una privata ed una
pubblica, tra loro collegate. Dunque, la procedura di certificazione non è
altro che la verifica (informatica e, cioè, con un pc) della esatta
corrispondenza tra chiave pubblica e quella privata del soggetto titolare:
quando tutti i dati corrispondono, sappiamo che la firma è autentica.
L’operazione sembra complessa e astrusa. In
realtà, non lo è. Occorre solo un po’ di pratica e di studio, come in
tutte le cose. Per controllare la validità della firma esistono diverse
procedure. Sintetizzando al massimo, si può dire che occorrerà interrogare
via internet la società consulente (iscritta in un apposito albo) per
sapere se la firma sia valida e, soprattutto, non bloccata o scaduta.
Attualmente, numerose società si stanno
attrezzando per offrire servizi di assistenza per la firma digitale, ben
sapendo che in questo modo si creano contatti e relazioni commercialmente
utili. Anche la società Postecom (delle Poste Italiane), iscritta
nell’elenco pubblico dei certificatori, ha deciso di offrire questo tipo
di servizio. E, a questo proposito, ha creato un apposito kit, che
consente l’identificazione personale, la registrazione presso un ufficio
abilitato, il ritiro della propria smart card personalizzata e tutti gli
altri elementi necessari.
Oltre a disporre del kit, per utilizzare e per
operare con la propria firma digitale, chi vorrà seguire questa via, dovrà
registrarsi sul sito
www.poste.it, recandosi poi presso un ufficio postale abilitato. Un
altro metodo alternativo potrà senz’altro consistere nel rivolgersi ad un
consulente informatico: una figura sconosciuta fino a ieri. Ma, come è
noto, con internet, tutto cambia alla velocità della luce.
(*) Nota: l'articolo, scritto da Amedeo Nigra
(www.studiolegalenigra.com),
è già stato pubblicato da Economia di Q.N. il 16/11/2002 e viene qui
riproposto per la sua attualità.
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