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I DATI STATISTICI

- I dati scientifici rilevati, aggregando dati statistici non omogenei, sono inattendibili e se contenuti in messaggi pubblicitari, possono danneggiare l'azienda altrui, dissuadendo dall'acquisto di prodotti concorrenti; ciò costituisce pubblicità ingannevole ex art. 2 d.leg. 25 gennaio 1992 n. 74, nonchè atto di concorrenza sleale (T. Roma, 29-09-1993 Soc. Colgate Palmolive; Soc. Procter & Gamble Italia Riv. dir. ind., 1993, II, 382, n. GAMBINO d. leg. 25-01-1992, 74/1992, 2 c.c., 2598).

- E’ ingannevole un messaggio che faccia ritenere che un'iniziativa abbia fini statistico-informativi, mentre promuove la stipulazione di contratti di vendita (Autorità garante per la concorrenza, 26-01-1995, 2771/1995 Soc. Didattica Giur. dir. ind., 1995, 1277).

- L'affermazione della non nocività del “fumo passivo” effettuata mediante il richiamo a dati statistici pur non scorretta alla luce dell'articolo 3 del codice di autodisciplina pubblicitaria, è ingannevole e idonea a indurre i destinatari a diminuire il senso di responsabilità rispetto ai pericoli del fumo (Giurì codice autodisciplina pubblicitaria, 02-07-1996, 138/1996-139Foro it., Rep. 1997, voce Concorrenza (disciplina), n. 381).

 

 

   
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